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Max Ernst

Max Ernst (Brühl 2.4.1891 – Parigi 1.4.1976).

Pittore e scultore tedesco. Dopo inizi nell’ambito del Blaue Reiter, fondò con Hans Arp il gruppo dada di Colonia (1919). A Parigi dal 1921, combinò la tecnica dada del collage con suggestioni metafisiche. Dopo la partecipazione all’esposizione organizzata a Parigi da A. Breton, aderì al surrealismo, di cui divenne uno dei maggiori esponenti.
Sono celebri le sue tele composte di elementi disparati accostati senza alcun nesso logico (L’éléphant Célèbes, 1921, Londra, Collezione privata), utilizzando tecniche diverse (frottage, grattage, dripping).
Fu anche illustratore di libri (poemi di Paul Eluard) e autore di saggi (Trattato sulla pittura surrealista, 1924). Dal 1939 al 1953 visse negli USA con la moglie Peggy Guggenheim. L’esperienza bellica, pur indiretta, segnò la sua pittura con i suoi paesaggi pietrificati (L’Europa dopo la pioggia, 1940-42, Wadsworth Athenaeum, Hartford, Connecticut ). Dopo la guerra si dedicò principalmente alla scultura.

“Ho sempre avuto l’idea che la pittura debba essere il letto di nozze per il matrimonio dello spirito con la sensualità.”

Max Ernst

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